Da sempre lo Studio De Berti Jacchia Franchini Forlani è impegnato in attività pro-bono che porta avanti sia in proprio sia in collaborazione con associazioni professionali o altre realtà esterne.

Leonesse d’Africa

PILNET

Lo studio fa parte della sezione italiana di un network globale che si pone l’obiettivo di mettere in contatto il mondo delle ONG con quello degli studi legali attraverso l’organizzazione di tavole rotonde in cui rappresentanti delle ONG illustrano l’attività e il tipo di servizi legali di cui hanno necessità e che i diversi studi legali sono disponibili a fornire pro bono. Da una costola della Italian Pro Bono Roundtable, la rete no-profit promossa proprio da PILnet, è nata l’associazione Pro Bono Italia, che offre consulenza e rappresentanza in giudizio, su base volontaria, a favore di organizzazioni no-profit che perseguono fini di utilità sociale e a favore di persone che hanno difficoltà ad accedere alla giustizia. Lo studio è fra i soci fondatori e vede impegnati al progetto i partner Cristina Fussi, Silvia Doria e Andrea Sonino.


Know Your Rights

Know Your Rights è un progetto di “empowerment” culturale per titolari di protezione internazionale e richiedenti asilo, che si prefigge di fornire ai partecipanti una conoscenza di base in ambito giuridico, economico e sociale con il fine ultimo di agevolarne e promuoverne l’integrazione nel tessuto economico e sociale italiano.
In un periodo di circa 3 mesi, 35 partecipanti hanno fruito di 10 sessioni formative su 10 tematiche specifiche, oltre ad una sessione aggiuntiva e più ristretta sulla preparazione dei richiedenti asilo all’intervista presso le Commissioni Territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale.

Ogni partecipante può contare su un avvocato mentore: per il nostro Studio è stato l’avvocato Andrea Sonino che ha ricevuto individualmente i due partecipanti a lui affidati.


Human Centered Business Model

È il progetto avviato nel 2017 dalla World Bank all’interno del Global Forum on LawJustice and Development, e coordinato dall’OCSE, nato con l’intento di colmare il gap giuridico, etico ed economico oggi esistente tra attività orientate al profitto e organizzazioni non profit.
Lo studio è sin dall’inizio tra i peer reviewer, che esaminano le bozze di volta in volta circolate e formulano commenti/suggerimenti. Il partner di riferimento è Cristina Fussi.