BTP ITALIA FA GOLA, MA NON TROPPO: RACCOLTA PIÙ CAUTA RISPETTO AL PASSATO, EPPURE POTREBBE SUPERARE IL POST-PANDEMIA

team valletta Diritto bancario e finanziario, Giuseppe Cristiano, Nella stampa

In un contesto macroeconomico ancora segnato da tassi d’interesse elevati e dinamiche inflattive in evoluzione, la nuova emissione del BTP Italia ha registrato una partenza solida ma meno vivace rispetto ad alcune emissioni passate. Con oltre 3 miliardi raccolti nel primo giorno, l’interesse da parte degli investitori retail è presente, ma appare più cauto.

Cosa sta frenando l’entusiasmo degli investitori retail? È ancora un investimento davvero competitivo rispetto ad alternative come conti deposito, polizze o fondi monetari?

Affaritaliani ha intervistato il nostro Giuseppe Cristiano per analizzare insieme le dinamiche in gioco e fare chiarezza su chi può davvero trarre vantaggio da questa nuova emissione.

Giuseppe ha spiegato che “la convenienza di un investimento rispetto a un altro dipende da una serie di fattori [...], non è quindi possibile dare una risposta che abbracci tutte le casistiche”.

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