È legittimo per il datore di lavoro controllare il computer aziendale in uso al dipendente? Sì, ma solo a precise condizioni.
La Cassazione, con la sentenza n. 28365 del 27 ottobre 2025, ha chiarito che il controllo è lecito solo se preceduto da un’adeguata informativa e svolto nel rispetto dei limiti dell’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori e delle normative privacy.
Un principio che riafferma l’importanza dell’equilibrio tra potere di controllo e tutela della riservatezza, sottolineando il ruolo cruciale delle policy aziendali nel definire in modo trasparente le modalità di utilizzo degli strumenti informatici.
Nel loro articolo su NT+ Diritto, Gaspare Roma e Ilaria Uletto analizzano la decisione e le sue implicazioni per datori di lavoro e lavoratori, tra obblighi informativi, corrette procedure di monitoraggio e scenari di responsabilità.

