TRUST, LE NORME ITALIANE GUIDANO L’ITER DEL FALLIMENTO

team valletta Luca Pescatore, Nella stampa, Pubblicazioni, Societario e commerciale

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 18084 del 3 luglio, ha stabilito che la costituzione di un trust e i relativi atti di disposizione patrimoniale sono opponibili ai creditori solo se risultano da formalità con data certa anteriore al fallimento.

Un principio che conferma la prevalenza delle ragioni dei creditori rispetto a quelle del trust, anche quando l’ordinamento straniero applicabile preveda regole meno stringenti.

Nell’edizione odierna de Il Sole 24 Ore, un articolo a firma di Luca Pescatore analizza la decisione della Suprema Corte, evidenziando come le norme italiane, pur nel riconoscimento del trust, si impongano per garantire la massima tutela dei creditori.

L’articolo completo, risegato agli abbonati, è disponibile a questo link.