Adnkronos ha dedicato un nuovo approfondimento al tema della trasparenza salariale, raccogliendo il punto di vista di diversi esperti sulla Direttiva Ue 2023/970, che dal 2026 cambierà il modo in cui le imprese dovranno gestire e comunicare le proprie politiche retributive.
Tra gli intervistati c’è anche Gaspare Roma, che evidenzia come uno degli aspetti più rilevanti della direttiva sia la necessità per le aziende di rendere pienamente conoscibili i livelli retributivi interni e i criteri con cui vengono determinati.
Gaspare sottolinea come la direttiva “rafforzi la tutela antidiscriminatoria in materia di parità salariale, introducendo specifici obblighi informativi in capo ai datori di lavoro, al fine di consentire ai lavoratori non solo di avere libero accesso (in modo chiaro e trasparente) ai dati retributivi in azienda, ma anche di poter comprendere i criteri, oggettivi e condivisi, per la determinazione delle politiche salariali aziendali”.
Un cambio di prospettiva che richiederà alle imprese di mappare in modo sistematico i propri livelli salariali e di mettere a disposizione strumenti concreti per garantire trasparenza verso dipendenti e rappresentanze sindacali.
