NEGOZIAZIONI SINDACALI IN LINGUA INGLESE: È CONDOTTA ANTISINDACALE

team valletta Diritto del lavoro e previdenza, Gaspare Roma, Nella stampa, Pubblicazioni

Con l’ordinanza n. 28790/2025, la Cassazione compie un passo importante: imporre l’inglese come unica lingua nelle riunioni della Delegazione Speciale di Negoziazione, senza offrire un servizio di interpretariato, costituisce condotta antisindacale.
Il motivo è semplice: senza una comunicazione realmente accessibile, il confronto tra le parti perde efficacia e si indebolisce la rappresentanza dei lavoratori.

Su QuotidianoPiù di Lefebvre Giuffrè, il nostro Gaspare Roma approfondisce il tema, spiegando come la Corte richiami con forza l’obbligo di garantire strumenti immediati, e non soluzioni future come corsi di lingua, che permettano alla DSN di svolgere il proprio mandato. Un principio che assume ancora più rilievo nei contesti europei, dove la diversità linguistica deve essere gestita, non subita.

Come possono oggi le realtà multinazionali garantire un dialogo sindacale efficace senza rinunciare all’efficienza linguistica necessaria nel contesto globale?

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